Controlli e Ispezioni, la nuova circolare dell’Inps.

inpsL’Inps con circolare n. 76/2016 ha reso note le istruzioni operative  sui comportamenti che il personale ispettivo deve eseguire nello svolgimento dell’ispezione in azienda.

In sede di Accesso ispettivo in azienda, il personale Inps innanzitutto, deve qualificarsi nei confronti del datore di lavoro, mediante l’esibizione del tesserino di riconoscimento.

La mancata esibizione del tesserino legittima il datore di lavoro ad opporsi all’effettuazione dell’accesso ispettivo.

L’ispettore è altresi obbligato ad informare il datore di lavoro circa la sua facoltà di farsi assistere nel corso dell’ispezione da un professionista di fiducia come un Consulente del Lavoro regolarmente abilitato e iscritto all’ordine, il datore di lavoro può chiedere inoltre di rilasciare dichiarazioni solo con la presenza del Consulente del Lavoro.

Per quanto concerne le dichiarazioni rese dal lavoratore queste devono essere fatte liberamente, ovvero senza la presenza del datore di lavoro o altra persona che potrebbe influenzare le sue risposte e comunque ai fini processuali/contenzioso queste, costituiscono elemento indiziario, in quanto sono liberamente valutabili dall’autorità giudiziaria. Le dichiarazioni rese dal lavoratore non possono essere trasmesse al datore di lavoro neanchè per conoscenza o a conclusione del processo ispettivo.

Le principali verifiche svolte dal personale ispettivo dell’Inps hanno ad oggetto:

  • la verifica del corretto versamento del contributo addizionale dovuto dalle aziende interessate al pagamento diretto della CIGS;
  • il controllo circa la legittima fruizione delle principali agevolazioni contributive di cui beneficiano i datori di lavoro;
  • il controllo delle somme poste a conguaglio dalle aziende nelle denunce retributive e contributive (Es. ANF – MALATTIA – MATERNITÀ);
  • la verifica del corretto versamento della contribuzione virtuale in edilizia a seguito del diniego totale o parziale della richiesta di CIG

Attualmente l’Inps ha riscontrato, nella fruizione dell’esonero contributivo triennale, circa 60.000 aziende che hanno percepito indebitamente il beneficio recuperando quasi 100.000.000 € (cento milioni di euro) di contributi non versati.

 

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Dr. Francesco De Santo

Iscritto all’ordine dei Consulenti del Lavoro Cosenza